Passerella Ciclopedonale – 2007

Nel suo lavoro la natura è venerata come una fonte d’ispirazione, non solo per l’aspetto decorativo del progetto ma per la struttura stessa.

Essa è così indagata e documentata attraverso schizzi, appunti, studi di forme anatomiche, animali ed umane, di tori, di muscoli, di fiori, di foglie, di volti, di occhi, di palpebre, di torsi in movimento che rievocano l’ansia della ricerca leonardesca di entrare nell’intimo della natura, nelle sue profonde ed inesplorate leggi, nella fisiologia e nella morfologia delle parti, nell’eterno, umano tentativo di svelarne il mistero.

Nodo centrale del design di questa passerella progettata per essere costruita sul fiume Bacchiglione a Padova (progetto che tuttavia è rimasto solo sulla carta), è la sua composizione strutturale che non usa i convenzionali elementi orizzontali e verticali ma, invece, conta su un insolito schema ad arco a spinta eliminata, nel quale l’inclinazione dei 2 archi è tale da rendere assai suggestivo l’attraversamento del ponte, creando un notevole effetto dinamico e un’audace curvatura che ricorda la lisca di un pesce.

Il prevalere delle linee curve in tensione, utilizzate non come forme geometriche statiche, ma come figure dinamiche, che evocano o contengono un movimento, rende possibile il distacco da una forma lineare e convenzionale. La particolarità di questo modello consiste nell’adottare un impalcato sottostante curvilineo, anziché rettilineo, che nonostante ciò assume la funzione di catena dell’arco.

“L’architettura è un fatto d’arte, un fenomeno che suscita emozione, al di fuori dei problemi di costruzione, al di là di essi.”

Le Corbusier

Il progetto di questa passerella pedonale, realizzata insieme all’Arch. Andreas Mourkakos, nasce per collegare i diversi percorsi ciclopedonali che arrivavano in questo particolare punto della città senza tuttavia trovare alcuna continuità e costituisce un ottimo esempio di valorizzazione della qualità urbana.